naith di lórien: il “triangolo” o “cuneo” di lórien [ri588], contrada compresa nell’angolo formato dal celebrant e dall’anduin. letteralmente, naith = “triangolo, cuneo, punta di lancia”.
nan cúrunir: la valle a sud degli hithaeglir in cui sorgeva isengard. costruzione genitiva formata da nan = “valle” e cúrunir = “mago, stregone”, traducibile quindi con “valle dello stregone”, riferendosi a saruman.
nan dungortheb: “valle dell’orrenda morte” [rp429; s424], la vallata tra i precipizi dell’ered gorgoroth e la cintura di melian. costruzione genitiva formata da nan = “valle” e dungortheb, vocabolo apparentemente formato da gortheb = “orribile, orrendo” con un prefisso doriathrin dun- dal significato di “nero, oscurità”; la traduzione dovrebbe quindi essere “valle dell’orribile oscurità”. in effetti tutto il nome potrebbe essere doriathrin piuttosto che sindarin, e una forma alternativa potrebbe essere nan fuinortheb con fuin = “tenebra, oscurità” e ortheb < mmo di gortheb.
nan elmoth: la foresta a est del fiume celon dove thingol fu incantato da melian; in seguito luogo di residenza di eöl. costruzione genitiva formata da nan = “valle” e elmoth, vocabolo apparentemente formato da el < êl = “stella” e moth = “crepuscolo”, traducibile quindi con “crepuscolo stellato”; la traduzione del nome dovrebbe quindi essere “valle del crepuscolo stellato” anche se moth dovrebbe subire il mmo e diventare voth dando così elvoth, ma spesso il mmo m > v è ignorato.
nanduhirion: “valle dei rivi tenebrosi” [isda356] la valletta nei pressi della palude specchiante tra gli hithaeglir nella quale si aprivano i cancelli di moria. composto apparentemente formato da nan = “valle” e duhirion, vocabolo probabilmente costituito da du < dû = “notte, ombra, crepuscolo”, hirion < mmo di sirion = “fiume (poetico)”, traducibile quindi con “fiume dell’ombra” la traduzione dovebbe quindi essere “valle del fiume dell’ombra” riferendosi forse alle scure acque del kheled-zaram, anche se duhirion dovrebbe subire il mmo e diventare dhuhirion, dando così nandhuhirion. una forma alternativa, ben attestata in altri casi che coinvolgono la parola nan, potrebbe essere la costruzione genitiva nan duhirion.
nan-eregdos: altro nome dell’eregion. costruzione genitiva formata da nan = “valle” e eregdos = “agrifoglio”, traducibile quindi con “valle dell’agrifoglio”, anche se bisognerebbe preferire la forma nan eregdos.
nan-tathren: “valle del salice” [ri589; rp429; s424], terra dove il fiume narog si immetteva nel sirion. composto formato da nan = “valle” e dall’aggettivo tathren = “del salice”; in effetti tathren dovrebbe subire il mmo e diventare dathren, dando così nan-dathren. Narbeleth: “sole calante” [isda1320], nome del mese di ottobre. composto apparentemente formato da nar < naur = “fuoco” e beleth, vocabolo non riscontrato altrove, forse mmo di peleth, anch’esso sconosciuto.
narchost: una delle due torri del carach angren che sorvegliavano il passo di gorgoroth. composto formato da nar < naur = “fuoco”, ch < carch = “zanna” e ost = “fortezza”, traducibile quindi con “fortezza della zanna di fuoco”. probabilmente, la forma iniziale del nome doveva essere nargarchost (con garchost < mmo di carchost = “fortezza della zanna”) ridotta poi a narchost per togliere la ripetizione del gruppo ar. si veda anche carchost.
nardol: “testa ardente” [ri589], terza delle torri di sorveglianza di gondor negli ered nimrais. composto formato da nar < naur = “fuoco, fiamma, ardente” e dol < dôl = “colle, testa (di colli e monti)”; la traduzione dovrebbe quindi essere “colle del fuoco” e in effetti dol dovrebbe subire il mmo e diventare nol, dando così narnol.
nargothrond: “grande fortezza sotterranea sul fiume narog” [s424], dimora costruita da finrod e distrutta da glaurung. composto formato dal nome del fiume narog accorciato in narg e othrond = “fortezza sotterranea”, vocabolo costituito da ost = “fortezza” e rond = “grotta” (che non subisce il mmo come tutte le parole in r-), con l’incontro di consonanti st + r > thr. la traduzione dovrebbe quindi essere “fortezza sotterranea sul narog”.
narn beren ion barahir: nome sindarin del racconto della storia di beren e lúthien, formato da due costruzione genitive. la prima è narn beren, formata da narn = “racconto” e dal nome proprio beren; la seconda è ion barahir, formata da ion < iôn = “figlio” e dal nome proprio barahir. la traduzione del nome dovrebbe quindi essere “racconto di beren, figlio di barahir”.
narn e-‘rach morgoth: altro nome del narn i-chîn hurin. formato da narn = “racconto”, e dalla costruzione genitiva e-‘rach morgoth, costituita da e-‘rach < mmi di en-rhach con en = “del” e rhach = “maledizione”, e dal nome proprio morgoth. la traduzione dovrebbe quindi essere “racconto della maledizione di morgoth”.
narn e-dant gondolin ar orthad en-êl: altro nome del narn en-êl. formato da narn = “racconto” e da due costruzione genitive collegate dalla congiunzione ar = “e”; la prima è e-dant gondolin, formata da e-dant < mmi di en-dant con en = “del” e dant = “caduta”, e dal nome di città gondolin; la seconda è orthad en-êl, formata da orthad = “ascesa”, en = “del” e êl = “stella”. la traduzione del nome dovrebbe quindi essere “racconto della caduta di gondolin e dell’ascesa della stella”.
narn e-dinúviel: nome sindarin del racconto della storia di beren e lúthien. formato da narn = “racconto”, e da e-dinúviel < mmi di en-tinúviel, composto da en = “del” e tinúviel = “usignolo”; la traduzione dovrebbe quindi essere “racconto dell’usignolo”.
narn e-mbar hador: nome sindarin del racconto della storia della gente di hador, che include il narn i-chîn hurin e il narn en-êl. formato da narn = “racconto”, e dalla costruzione genitiva e-mbar hador, costituita da e-mbar < mmi di en-bar con en = “del” e bar < bâr = “casa, dimora”, e dal nome proprio hador. la traduzione dovrebbe quindi essere “racconto della casa di hador”.
narn en-êl: nome sindarin del racconto della caduta di gondolin e di eärendil. formato da narn = “racconto”, en = “del” e êl = “stella”, traducibile quindi con “racconto della stella”.
narn i-chîn hurin: nome sindarin del racconto della storia di turin e nienor, riportato erroneamente nel s come narn i hin hurin. formato da narn = “racconto”, e dalla costruzione genitiva i-chîn hurin, costituita da i-chîn < mn di in-hîn con in = “i” (ma usato qui con funzione gentitiva “dei”) e hîn = “figli” (singolare invariato), e dal nome proprio hurin. la traduzione dovrebbe quindi essere “racconto dei figli di hurin”.
narwain: nome del mese di gennaio. composto da nar < naur = “fuoco” e wain < mmo di gwain = “nuovo”, traducibile quindi con “nuovo fuoco” o meglio “nuovo sole”.
nauglamír: “collana dei nani” [rp429; s425], fatta per finrod dai nani, portata da húrin fuori da nargothrond, consegnata a thingol e causa della morte di questi. composto formato da naugla = “dei nani”, forma genitiva derivata da naugol = “nano” con il suffisso genitivo –a e la sparizione della o, e mír < mîr = “gioiello”; la traduzione dovrebbe quindi essere “gioiello dei nani”, anche se mír dovrebbe subire il mmo e diventare vír, dando così nauglavír, ma spesso il mmo m > v è ignorato. si noti che questo nome potrebbe essere di origine doriathrin, infatti il suffisso genitivo –a non è di origine sindarin, ma doriathrin.
nauglath: “nani” [rp429; rr342]. composto formato da naugl < naugol = “nano” e dal suffisso collettivo –ath. naugrim: “popolo rachitico” [s425], nome dei nani. composto formato da naug = “nano” e dal suffisso collettivo –rim = “gente, popolo”, traducibile quindi con “popolo dei nani”.
negyth nibin: “nanerottoli” [s426], il nome di una razza di nani del beleriand, detti anche nibin-noeg. formato da negyth = “nani” (singolare nogoth) e nibin = “meschini” (singolare niben e che non subisce il mmo come tutte le parole in n-), traducibile quindi con “nani meschini”.
neldoreth: la grande foresta di betulle formante la parte settentrionale del doriath. composto apparentemente formato da neldor = “betulla” e dal probabile suffisso femminile –eth; in effetti questo nome potrebbe essere di origine doriathrin e la sua traduzione potrebbe essere “betulleto”.
nen echui: forma sindarin di civiénen, il luogo in cui si svegliarono gli elfi. costruzione genitiva formata da nen = “acqua” e echui = “risveglio”, traducibile quindi con “acqua di risveglio”.
nen girith: “acqua rabbrividente” [ri589; rp429; s425], nome dato a dimrost, la cascata del celebros nel brethil. formato da nen = “acqua” e girith = “rabbrividente”, participio presente del verbo gir- = “fremere, rabbrividire”, anche se girith dovrebbe subire il mmo e diventare irith, dando così nen irith.
nen hithoel: “acqua di nebbia gelida” [ri568], stagni nei pressi degli emyn muil. costruzione genitiva formata da nen = “acqua” e hithoel, probabilmente una forma primitiva di hithael, vocabolo formato da hith = “nebbia, bruma” e ael = “stagno”, traducibile quindi con “stagno nebbioso”; la traduzione del nome dovrebbe quindi essere “acqua dello stagno nebbioso”. inoltre, un vocabolo “oel” con il significato di “gelido” non è riscontrato altrove, ed è in effetti attestato che tolkien cambiò idea più volte sull’uso del dittongo ae o oe, quindi “hithoel” potrebbe essere la forma non rivista di hithael.
nen lalaith: corso d’acqua nascente sotto amon darthir negli ered wethrin e fluente vicino alla casa di húrin. costruzione genitiva formata da nen = “acqua” e lalaith, vocabolo non riscontrato altrove se non nel nome lalaith, e al quale bisogna assegnare il significato di “riso”; la traduzione dovrebbe quindi essere “acqua del riso”.
nenuial: “lago del crepuscolo” [s425], lago dell’eriador, dove nasce il fiume baranduin. composto formato da nen = “acqua” e uial = “crepuscolo”, traducibile quindi con “acqua del crepuscolo”.
nevrast: “riva-di-qua” [s425], la regione a ovest del dor-lómin, dove dimorò turgon prima di partire per gondolin. composto formato da nev < nef = “da questa parte, di qua” e rast = “riva” che non subisce il mmo come tutte le parole in r-.
nibin-noeg: “nanerottoli” [ri589], una razza di nani del beleriand, detti anche negyth nibin. composto formato da nibin = “meschini” (singolare niben) e noeg = “nani” (singolare naug e che non subisce il mmo come tutte le parole in n-), traducibile quindi con “nani meschini”.
nienor: “lutto” [s425], la figlia di húrin e morwen, sorella di túrin; chiamata anche níniel dopo aver sposato túrin ignorando la loro parentela. letteralmente, nienor = “lutto”.
nimbrethil: bosco di betulle nell’arvernien nel sud del beleriand. composto formato da nim = “bianco” e brethil = “betulla”, traducibile quindi con “bianca betulla”, anche se brethil dovrebbe subire il mmo e diventare vrethil, dando così nimvrethil.
nimloth: “fiore bianco” [ri589; s426], l’albero bianco di númenor; anche donna degli elfi del doriath che sposò dior, l’erede di thingol e madre di elwing. composto formato da nim = “bianco” e loth = “fiore” che non subisce il mmo come tutte le parole in l-.
nimphelos: la grande perla data da thingol al signore dei nani di belegost. composto probabilmente formato da nim = “bianco” e phelos, forse traducibile con “perla”, anche se andrebbe scritto felos in sindarin della terza era, e che non subirebbe il mmo come tutte le parole in f-; la traduzione dovrebbe quindi essere “bianca perla”.
nimrodel: “signora della grotta bianca” [ri589], corso d’acqua montano che precipitava nel celebrant, e che prese il nome dalla donna elfica del lórien che vi abitava accanto, amata da amroth. composto apparentemente formato da nimrod, vocabolo composto da nim = “bianco” e rod < mmo di grod = “grotta”, traducibile quindi con “grotta bianca” e el < eledh = “elfo”; la traduzione sarebbe quindi “elfa della grotta bianca”.
nindalf: la confluenza tra l’anduin e l’onodló. composto formato da nin < nîn = “bagnato” e dalf < mmo di talf = “campo piatto”, traducibile quindi con “campo piatto bagnato”.
ninglor: fiume che nasceva negli hithaglir e sfociava nell’anduin a loeg ningloron, chiamato gaggiolo. composto formato da nin = “acque” (singolare nen) e glor < glôr = “oro”, traducibile quindi con “acque d’oro” anche se glor dovrebbe subire il mmo e diventare lor, dando così ninlor. inoltre, potrebbe essere che glor < mmo di clor < claur = “splendore”, quindi la traduzione potrebbe essere “acque dello splendore”.
níniel: “fanciulla in lacrime” [ri589; s426], nome che túrin diede a sua sorella nienor ignorando la loro parentela. composto formato da nín < nîn = “lacrima” e iel < iell = “ragazza, fanciulla”; la traduzione dovrebbe quindi essere “fanciulla delle lacrime”, tenendo conto che la prima parte di un composto può essere mantenuta al singolare se il suo significato è chiaro.
nîn-in-eilph: “acqua dei cigni” [ri589], grandi paludi del corso inferiore del glanduin. formato da nîn = “acque” (singolare nen), dall’articolo in = “i” usato in costruzione genitiva e con significato “dei” e da eilph = “cigni” (singolare alph). nínui: nome sindarin del secondo mese (febbraio). forma aggettivale (con la tipica desinenza –ui) derivato da nîn = “bagnato”, probabilmente con il medesimo significato o con il significato di “umido”.
niphredil: fiore bianco che sbocciò nel doriath quando nacque lúthien. letteralmente, niphredil = “bucaneve”, derivato da niphred = “pallore”.
nirnaeth arnoediad: “innumerevoli lacrime” [ri591; s426], nome dato alla disastrosa quinta battaglia delle guerre del beleriand. formato da nirnaeth, vocabolo tradotto con “lacrime”, ma probabilmente composto da nir < nîr = “dolore” e naeth (che non subirebbe il mmo come tutte le parole in n-), parola di certo collegata a naer = “triste, terribile” e con il finale –eth, tipico dei nomi, traducibile forse con “tristezza”, e da arnoediad, che sembra essere il gerundio del verbo arnoedia- (che probabilmente significa “non riuscire a contare”), usato qui con il significato di “innumerevole”.
nogrod: una delle città dei nani sugli ered luin. composto formato da nog < naug = “nano” e rod < mmo di grod = “grotta, caverna”, traducibile quindi con “grotta dei nani”, tenendo conto che la prima parte di un composto può essere mantenuta al singolare se il suo significato è chiaro.
núrnen: “acqua triste” [ri592], mare interno nel sud di mordor. composto formato da núrn < nûrn = “triste” e nen = “acqua” (che non subisce il mmo come tutte le parole in n-), con l’incontro di consonanti n + n > n.
Il Fosso di Helm