magor: figlio di malach aradan, capo degli uomini del partito di marach che entrarono nel beleriand orientale. letteralmente, magor = “spadaccino”.
malbeth: dúnadan di arthedain, detto “il veggente” che profetizzò ad arvedui il destino della stirpe dei dúnedain e che fu l’autore della profezia sui sentieri dei morti. composto formato da mal < malen = “giallo” e beth < mmo di peth = “parola”, traducibile quindi con “parola gialla” o forse “parola dorata”, riferendosi al valore delle sue profezie.
malduin: “fiume giallo” [s422], un tributario del teiglin. composto formato da mal < malen = “giallo” e duin = “fiume”, che però dovrebbe subire il mmo e diventare dhuin, dando così maldhuin, ma sembra che il mmo sia superfluo o che dipenda dai diversi tipi di dialetti (si vedano anche anduin, celduin e altri nomi di fiumi).
malgalad: re del lórien, ucciso alla battaglia di dagorlad. composto probabilmente formato da mal < malen = “giallo” e galad < mmo di calad = “luce”; la traduzione dovrebbe quindi essere “luce gialla”.
mallor: dúnadan, 3° re di arthedain. composto apparentemente formato da mal < malen = “giallo” e lor < mmo di glor < glôr = “oro”, traducibile quindi con “oro giallo”.
Mallorn: albero dalla corteccia grigio argentea e con fiori gialli che si trovava solo in lórien e aman. composto formato da mall < malen = “giallo” e orn = “albero (poetico)”, traducibile quindi con “albero giallo”.
mallos: fiore dorato che cresce nel lebennin. composto formato da mal < malen = “giallo” e los < loss = “neve”, che non subisce il mmo come tutte le parole in l-) traducibile quindi con “neve gialla”. forse la forma originale era malloth, formata da mal e loth = “fiore”, traducibile quindi con “fiore giallo”.
malvegil: dúnadan, 5° re di arthedain. composto formato da mal < malen = “giallo” e vegil < mmo di megil = “spada”, traducibile quindi con “spada gialla” o forse “spada dorata”.
menegroth: “mille caverne” [ri585; s422], le aule nascoste di thingol sull’esgalduin nel doriath. composto apparentemente formato da roth < mmo di groth = “grotta, caverna”, e dal vocabolo doriathrin meneg =“mille”. in effetti questa parola solleva un grosso problema, perché tutti gli elfi di ogni tempo conteggiavano con un sistema a base dodici (non dieci come il nostro) nel quale il numero mille non ha alcun significato particolare, e nel quale sarebbe espresso come 6-11-4 (cioè 6x144 + 11x12 + 4x1). quindi mille non sarebbe un numero “tondo”. il primo numero a quattro cifre in un sistema in base dodici sarebbe 1728 (cioè 12x12x12); questo sarebbe il “grande numero” usato da qualcuno che pensasse in base dodici, come è per noi il 1000. la traduzione “mille caverne” potrebbe essere comunque idiomatica e volutamente non letterale.
meneldor: aquila che insieme a landroval e gwaihir partecipò al salvatagio di frodo e sam sull’orodruin. composto apparentemente formato da menel = “cielo” e dor < mmo di tor < tur = “signore padrone”, traducibile quindi con “signore del cielo”.
menelvagor: la costellazione di orione. composto formato da menel = “cielo” e vagor < mmo di magor = “spadaccino”, quindi la traduzione dovrebbe essere “spadaccino del cielo”.
men-i-naugrim: “via dei nani” [ri586], un nome dell’antica via silvana. formato da men = “via, strada” e i-naugrim, mn di in-naugrim composto dall’articolo in = “i, gli, le” usato qui in forma genitiva, e naugrim = “nani (come razza)” che non subisce il mn come tutte le parole in n-, ed è composto da naug = “nano” con il suffisso collettivo –rim = “gente, popolo”.
mereth aderthad: “festa di riconciliazione” [rr341; s423], festa tenuta da fingolfin presso le vasche di ivrin. costruzione genitiva formata da mereth = “festa” e aderthad, gerundio del verbo adertha- = “riunire”, usato qui come sostantivo (come accade spesso in sindarin e nell’inglese con le forme in –ing) con il significato di “riunione, riconciliazione”.
merethrond: il grande salone nella cittadella di minas tirith. composto formato da mereth = “festa” e rond = “copertura arcuata, volta” (che non subisce il mmo come tutte le parole in r-) usato qui in senso di “salone”, traducibile quindi con “salone della festa”.
methed-en-glad: “fine del bosco” [ri586], una fortezza in dor-cúarthol sul limitare della foresta a sud del teiglin. formato da methed = “fine”, en = “del” e glad, vocabolo non riscontrato altrove, che non dovrebbe essere affetto dal mmi; potrebbe essere una derivazione di galadh = “albero” per indicare “bosco”, ma dovrebbero essere assai più usuali i vocaboli taur o eryn con il medesimo significato di “bosco”, dando così le probabili forme methed-e-daur (con il mmi e-daur < en-taur) o methed-en-eryn.
methedras: ultima montagna meridionale degli hithaeglir a nord di angrenost. composto formato da methed = “fine” e ras < rass = “corno”, traducibile quindi con “corno della fine” o “corno finale”.
methon amon: altro nome del methedras. formato da methon, propabile forma aggettivale arcaica di meth < methed = “fine”, traducibile forse con “finale” e amon = “colle”; la traduzione dovrebbe quindi essere “colle finale”, anche se dovrebbe essere più usuale methen (con la tipica desinenza aggettivale –en), dando così methen amon.
minas anor: “torre del sole” [ri586;s423], la città di anárion, ai piedi del mindolluin, detta in seguito minas tirith. costruzione genitiva formata da minas = “torre” e anor = “sole”.
minas ithil: “torre della luna” [ri586; s423], la città di isildur, costruita su un dosso degli ephel dúath, detta in seguito minas morgul. costruzione genitiva formata da minas = “torre” e ithil = “luna”.
minas morgul: “torre di stregoneria” [ri586; s423], nome di minas ithil dopo la sua conquista da parte dei nazgûl. costruzione genitiva formata da minas = “torre” e morgul = “negromanzia”, vocabolo formato da mor = “scuro, nero” e gûl = “magia, incantesimo, stregoneria”; la traduzione dovrebbe quindi essere “torre di negromanzia”. in effetti morgul dovrebbe essere morul, con ul < mmo di gûl, ma la parola potrebbe essere stata influenzata da nazgûl (“spettri dell’anello” nel linguaggio nero).
minas tirith: “torre di guardia” [ri586; s423], torre costruita da finrod su tol sirion e tardo nome di minas anor. formato da minas = “torre” e tirith = “sorvegliante”, participio presente di tir- = “sorvegliare, vigilare”; la traduzione dovrebbe quindi essere “torre sorvegliante” anche se tirith dovrebbe subire il mmo e diventare dirith, dando così minas dirith.
mindolluin: “testa azzurra torreggiante” [s423], il grande monte alle spalle di minas anor. composto formato da min = “uno, singolo”, dol < dôl = “colle, testa (di colli e monti)” e luin = “azzurro” (che non subisce il mmo come tutte le parole in l-); la traduzione dovrebbe quindi essere “singolo colle azzurro”. in effetti dol dovrebbe subire il mmo e diventare nol, dando così minnolluin. inoltre questo nome potrebbe anche essere formato da mindon = “torre, collina isolata” e luin = “azzurro” con l’incontro di consonanti n + l > ll, e la traduzione sarebbe quindi “isolata collina azzurra”.
minhiriath: “tra i fiumi” [ri586], regione dell’eriador compresa tra il baranduin e il gwathló. composto probabilmente formato da min = “uno, singolo”, hiriath < mmo di siriath = “fiumi”, vocabolo formato da sir < sîr = “fiume” con il suffisso collettivo –iath; la traduzione dovrebbe quindi essere “[terra] singola [tra] i fiumi”. una forma migliore del nome con lo stesso significato dovrebbe essere imhiriath, con im = “tra”, cioè “[terra] tra i fiumi”.
min-rimmon: “picco del rimmon” [ri586], la quinta delle torri di segnalazione di gondor negli ered nimrais. composto apparentemente formato da min = “uno, singolo”, rim = “grande numero” (che non subisce il mmo come tutte le parole in r-) e mon, vocabolo sconosciuto, forse mmo di bon anch’esso non noto. in effetti però rimmon si potrebbe interpretare come rim più un suffisso genitivo –on preceduto dal raddoppio della m; in questo caso si potrebbe avere la traduzione “uno del grande numero [di picchi?]”.
minuial: il vespro, il momento in cui le stelle iniziano a brillare. composto formato da min = “uno, singolo” e uail = “crepuscolo”, traducibile quindi con “singolo crepuscolo” o meglio “primo crepuscolo”, in opposizione ad aduial.
mitheithel: “fiume bianco” [ri587], fiume dell’eriador tributario del bruinen. composto formato da mith < mithren = “grigio” e eithel = “fonte, sorgente, pozza”, traducibile quindi con “sorgente grigia”.
mithlond: “porti grigi” [ri587; s423], porti degli elfi sul golfo di lhûn. composto formato da mith < mithren = “grigio” e lond = “porto” (che non subisce il mmo come tutte le parole in l-) la traduzione dovrebbe quindi essere “porto griogio”, mentre la forma plurale in accordo con la traduzione fornita dovrebbe essere mithlynd
mithrandir: “grigio pellegrino” [ri587; s423], il nome di gandalf tra gli elfi della tdm. composto formato da mith < mithren = “grigio” (con l’accorciamento usuale nei composti) e randir = “viandante, pellegrino, vagabondo” che non subisce il mmo come tutte le parole in r-.
mithrellas: elfo del lórien, compagna di nimrodel, presa in moglie da imrazôr il númenoreano; madre di galador primo signore di dol amroth. composto apparentemente formato da mithren = “grigio” e las < lass = “foglia” (che non subisce il mmo come tutte le parole in -l) con l’incontro n + l > ll; la traduzione dovrebbe quindi essere “foglia grigia”.
mithril: il metallo noto come “argento di moria”, rinvenuto anche in númenor. composto formato da mith < mithren = “grigio” e ril = “lucentezza” (che non subisce il mmo come tutte le parole in r-), traducibile quindi con “lucentezza grigia”.
mithrim: il nome del grande lago nell’est dello hithlum e della regione circostante, e anche dei monti che la separano dal dor-lómin. originariamente il nome era quello dei sindar che lì vivevano. composto formato da mith < mithren = “grigio” e dal suffisso –rim = “gente, popolo”, traducibile quindi con “popolo grigio”, riferendosi ai sindar come erano chiamati dagli elfi andati in aman.
morannon: “cancello nero” [ri587], l’ingresso principale (settentrionale) di mordor. composto formato da mor < morn = “nero, scuro” e annon = “cancello”.
mordor: “terra nera” [s423], reame di sauron a est dei monti dell’ephel dúath. composto formato da mor < morn = “nero, scuro” e dor < dôr = “terra”; in effetti dor dovrebbe subire il mmo e diventare nor, dando così mornor, ma probabilmente dor è usato come semplice suffisso.
morgai: “cinta nera” [ri588], catena montuosa interna di mordor assai più bassa degli ephel dúath, separata da questi da una profonda conca. composto formato da mor < morn = “nero, scuro” e gai < mmo di cai = “recinto, palizzata”; la traduzione dovrebbe quindi essere “recinto nero”.
morgoth: nome sindarin di melkor in alternativa a bauglir. composto formato da mor < morn = “nero, scuro” e goth < mmo di coth = “nemico”, traducibile quindi con “nero nemico”.
morgulduin: torrente che da imlad morgul scorreva nella valle degli spettri fino a sfociare nell’anduin. composto formato da morgul = “negrmonazia” (si veda anche minas morgul) e duin = “fiume”, che però dovrebbe subire il mmo e diventare dhuin, dando così morguldhuin, ma sembra che il mmo sia superfluo o che dipenda dai diversi tipi di dialetti (si vedano anche anduin, celduin e altri nomi di fiumi); la traduzione dovrebbe quindi essere “fiume della negromanzia” o più semplicemente “fiume di morgul” riferendosi alla minas morgul. si veda anche questa.
moria: “nero abisso” [ri588; s424], tardo nome di khazad-dûm. composto formato da mor < morn = “nero, scuro” e ia < iâ = “abisso, vuoto”.
mormegil: “spada nera” [ri588; rp429; s424], nome dato a túrin quale capo delle armate di nargothrond a causa della sua spada gurthang. composto formato da mor < morn = “nero, scuro” e megil = “spada”, che però dovrebbe subire il mmo e diventare vegil, dando così morvegil, ma spesso il mmo m > v è ignorato.
morthond: “radice nera” [ri588], fiume che scaturisce in una buia vallata nei monti proprio a sud di edoras. composto formato da mor < morn = “nero, scuro” e thond = “radice”, che non subisce il mmo come tutte le parole in th-.
morwen: figlia di baragund, sposa di húrin e madre di túrin e nienor. anche dama di gondor, sposa di re thingol del rohan. composto formato da mor < morn = “nero, scuro” e wen < mmo di gwen < gwend = “ragazza, fanciulla”, traducibile quindi con “nera fanciulla”.
Il Fosso di Helm