Il Fosso di Helm

Linguaggi

P

palarran: “lungivagante” [ri594], una grande nave costruita da tar-aldarion.  composto probabilmente formato da palan = “lontano e vasto” e ran < ran- = “vagabondare, errare” con l’incontro di consonanti n + r > rr, traducibile quindi con “[colei] che vaga lontano”. 

palath nenui: altro nome del nindalf. formato da palath, vocabolo sconosciuto, ma probabile derivato di talath = “pianura, piana”, e nenui = “acquoso” (che non subisce il mmo come tutte le parole in n-), traducibile quindi con piana acquosa”. 

parth-celebrant: “campo di Argentaroggia [ri594], nome sindarin del campo di celebrant. costruzione genitiva formata da parth = “campo, pascolo” e il nome del fiume celebrant. 

parth-galen: “zolla verde” [ri594], un luogo coperto di erba sulle pendici settentrionali di amon hen vicino alla sponda di nen hithoel. formato da parth = “campo, pascolo” e galen < mmo di calen = “verde”, traducibile quindi con “pascolo verde”. 

pelargir: “recinto di nave regali” [s428], il porto númenoreano sul delta dell’anduin. composto probabilmente formato da pel < pêl = “recinto”, e argir, vocabolo formato da ar = “nobile, regale” e gir < mmo di cir < cîr = “navi” (singolare cair), traducibile quindi con “navi regali”. 

pelennor: “terra fortificata” [ri595], le “terre urbane” di minas tirith, difese dalle mura di rammas echor, dove vi fu combattuta la più grande battaglia della guerra dell’anello.  composto formato da pelen = “cintato, fortificato” e nor < nôr < mmo di dôr = “terra”. 

periannath: nome sindarin degli hobbit. composto formato da perian = “mezzo uomo” e dal suffisso colletivo –ath con il raddoppio della consonante tra le due a, e traducibile quindi con “i mezzi uomini”. 

pinnath gelin:catena di colline in gondor. formato da pinnath, plurale collettivo composto da pinn < pind < pend = “pendio, declivio” con il suffisso collettivo –ath, e da gelin < mmo di celin = “verdi” (singolare calen); in effetti la prima parola dovrebbe essere pennath < pendath con il cambiamento del gruppo intermedio nd > nn come spesso accade nel sindarin della terza era, ma non è chiaro perché ci sia la i al posto della e. la traduzione dovrebbe comunque essere “verdi pendii”.

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