Il Fosso di Helm

Linguaggi

Il Neo-Khuzdul

per fare i film del signore degli anelli, peter jackson ha chiesto l'aiuto di alcuni linguisti tolkieniani per creare le incisioni sulle spade (vedi la pagina) e le scritte sulle mura di moria.

il principale di questi studiosi è david salo, che, contattato dal regista, tra il 1998 e il 2000 si ingegnò per inventare frasi murarie (da tradurre in oggetti fisici) che avessero il sentore della civiltà nanesca.

questo linguaggio viene chiamato neo-khuzdul o pseudo-khuzdul

inoltre è in neo-khuzdul anche il testo del canto presente in "foundations of stone", la musica che apre il film de "le due torri", sulla quale però è impossibile soffermarci in questa sede, data la sua complessità.

salo si sforzò di creare frasi in vero khuzdul, ma si poteva fare ben poco!
perciò dovette inventarsi alcune parole assolutamente nuove e adattarle alla grammatica khuzdul di tolkien.

 

ecco le frasi prese dal film:

1) - gabil gund mazarbul sigin-turgul khazaddûmul. durin uzbad zahra.

"gran camera dei registri dei lunghebarbe di khazad-dûm. il signore durin (la) costruì."

tutto questo è effettivamente khuzdul (sebbene per la maggior parte sia estrapolato da nomi propri), con l'eccezione di zahra, che proviene da -zahar "scavo" in tumunzahar "scavo profondo", e turgul, estrapolato riferentesi a tarâg "barbe", prendendo come spunto khuzdul "dei nani, nanico" che si riferisce a khazâd "nani". tuttavia non sono d'accordo, perchè il nome composto sigin-tarâg deve essere lasciato inalterato. e poi uzbad è la forma appositiva, il sostantivo singolare è *zubd.

forse una forma più corretta sarebbe:

gabil ganod mazarbul sigin-tarâgu khazaddûmu. durin zubd zahra.

 

2) - lai khazaddûm, zibdîn durin ulganul

“mirate khazad-dûm, regno di durin il senzamorte”

lai “mirate, guardate” è un'invenzione; 

anche zibdîn "regno" è un'invenzione, creata a ritroso da z-b-d, evidentemente secondo il modello di khizdîn (in nulukkhizdîn “dimora(?) nanesca”, l'antico nome nanico per nargothrond), anche se non ne capisco il significato grammaticale.

ulganul “senza-morte”, sembra che abbia la desinenza aggettivale -ul, e probabilmente anche un prefisso privativo u- (preso in prestito dall'elfico?); è dato il radicale l-g-n per “morte”?.

 

3) - lai khazad-dûm zai azanulbizar, zibdîn durinônul

“mirate khazad-dûm presso azanulbizar, regno dei figli di durin”

zai “presso, vicino a” è una preposizione inventata; inventata probabilmente correlandola all'adûnaico zê.

durinônul: col suffisso inventato -ôn “figlio”.

 

4) - durin mabazgûn au abzag durinu & [certh per “e”] náin durinul abzag durinu ya bazghu

“durin ucciso dal flagello di durin, e náin (figlio) di durin, il flagello di durin anche lui uccise”

mabazgûn “ucciso”, da una radice inventata b-z-g con un prefisso participio ma- (che è stato immaginato essere lo stesso in mazarbul) ed il suffisso personale -ûn (cfr. il nome khuzdul di gandalf, tharkûn “uomo-bastone”, secondo lo schema 1a23ûn); 

au “da (complemento d’agente)”: anche questo inventato;

abzag “flagello, assassino”: anche questo inventato dalla stessa radice b-z-g;

durinu: prende la -u come suffisso per un genitivo oggettivo;

ya “anche”: inventato;

bazghu: forma passata? bazg + suffisso oggetto di 3a persona singolare maschile -hu (inventato).

 

5) - thrór rayad dáinu; rakhâs bazghu; azog wakrish shathûrhu

“thrór erede di dáin; gli orchi lo uccisero; azog gli tagliò via la testa”

rayad “erede, successore” è inventato, presumibilmente da una radice r-y-d “succedere” o qualcosa di simile (sarebbe la prima volta di un radicale in cui c’è una vocale, ma forse è la famosa y consonantica); 

wakrish: da una radice k-r-sh “tagliare” inventata evidentemente riferendosi all’elfico kris-, essendo wa- probabilmente un prefisso avverbiale “via, lontano”; 

shathûr erroneamente interpretato come "testa", attestato in bundushathûr “vettanubi”; -hu è il suffisso di 3a persona singolare maschile.

una forma più corretta: 

thrór rayad dáinu; rakhâs bazghu; azog wakrish bundhu

 

6) - frerin thráinul, mabazgûn zai azgâr azanulbizarul, zai shakâl kheled-zâramu & fundin mabazgûn

“frerin figlio di thráin, ucciso alla battaglia di azanulbizar, sulle rive di kheled-zâram, e fundin ucciso'

azgâr: “battaglia”, una semi-invenzione basata sul verbo adûnaico azgâra- = combattere, di cui si è già parlato a proposito del significato di azaghâl;

shakâl: “rive” (radicali sh-k-l), inventato, secondo il modello del plurale 1a2â3; personalmente credo che qui abbiano voluto instaurare un rapporto con la parola adûnaic *sakal, che è contenuta in ar-sakalthôr, la cui forma quenya è tar-falassion; falas significa "costa, riva".

 

7) - gabil azgâr gundabadul & ningulul; mernak mabazgân

“la grande battaglia di gundabad e gaggiolo; ricordate i morti”

azgâr "battaglia" è stato inventato a ritroso riferendosi all'adûnaico azgarâ "combattere", immaginando che questa parola fosse stata presa in prestito dagli uomini.

ningulGiaggiolo”; un'invenzione, che ovviamente intende richiamare l'elfico ninglor;

mernak “ricordate”, anche questa un'invenzione; forse da:
1- un radicale tetraconsonantico m-r-n-k  oppure
2- m-r-n più un suffisso (imperativo?) -ak, o
3- un prefisso me- (plurale?) più una radice r-n-k. in ogni caso i radicali significano “ricordare”.

 

8) - rakhâs udrig

"flagello degli orchi" (scritto su uno scudo)

è dato il radicale inventato d-r-g per "flagello, distruggere".

 

un esempio di applicazione del neo-khuzdul

quando ibun disse a suo padre mîm che khîm era morto può darsi che gli avesse detto qualcosa tipo: "khîm lagna".

articolo aggiornato al 12 luglio 2008

almavarno

Condividi su Facebook
 

Il Fosso di Helm