Gli Uomini della Terra-di-Mezzo hanno una lunga storia alle loro spalle. La stirpe principale degli Uomini è la razza Númenoreana, dal sangue nobile e valoroso. Gli Uomini, allora chiamati Edain dagli Elfi, aiutarono nei Tempi Remoti della Prima Era questi ultimi a sconfiggere l’Oscurità che si era insediata nella Terra-di-Mezzo, e come ricompensa ricevettero un’isola, chiamata Númenor, nel mare dell’ovest, dove essi avrebbero avuto una vita lunga e tranquilla. L'isola di Númenor, il cui nome proviene dall'Elfico Numenorë, "Terra occidentale", fu creata dai Valar a metà fra il Reame Benedetto a ovest e la Terra-di-Mezzo ad Est. La maggior parte degli Uomini decise di trasferirsi su quell’isola, guidati da Elros Mezzelfo fratello di Elrond che decise di appartenere alla Razza degli Uomini, raggiungendola nel 32 della Seconda Età; su Númenor la loro razza si nobilitò, allungandosi la durata della loro vita di tre volte rispetto alla vita di un uomo comune; ad Elros, in particolare, fu garantito un periodo di vita di ben 500 anni. L'isola di Númenor, come detto, aveva la forma di una stella; al suo centro si ergeva il Meneltarma, la montagna sacra per i Númenoreani. La città Regale era Armenelos, situata a sud-est del Meneltarma, mentre la città più grande era Rómenna, dove si trovava anche il maggior porto. I Númenoreani, o almeno i più colti di essi, conoscevano tre lingue: il Quenya, il Sindarin e l'Adûnaic.
Il Quenya fu portato dagli Uomini su Númenor in qualità di lingua della sapienza e della saggezza; il Quenya non veniva parlato, bensì usato per formare di nomi di luoghi o persone importanti. In ogni caso, gli stessi luoghi o persone avenano lo stesso nome anche in Sindarin e/o in Adûnaic. Il Sindarin, finché non fu bandito, era la lingua più parlata dai Númenoreani, soprattutto nel nord-ovest dell'isola, nell'area circostante la città di Andúnië. L'Adûnaic, infine, era una lingua largamente più diffusa su Númenor, soprattutto quando i Númenoreani cominciarono ad odiare le lingue Elfiche. L'Adûnaic derivava dal dialetto propriamente umano che veniva parlato dagli Edain prima che questi arrivassero nel Belriand, tuttavia aveva anche forti influssi dal Sindarin. A partire dai giorni di Ar-Adûnakhôr, l'Adûnaic divene l'unica lingua che potesse essere insegnata. Ai Númenoreani era vietato andare più a ovest della loro isola, luogo in cui si trovava la Terra Benedetta dove vivevano gli Elfi dell’isola di Eressëa. I Númenoreani divennero un popolo di navigatori, e cominciarono ad incuriosirsi alle terre degli Elfi, ma ancora non osarono avvicinarvisi, anche perché sapevano che ciò avrebbe comportato la fine della loro razza. Nel frattempo, sulla Terra-di-Mezzo una Oscura Potenza aveva ripreso forma, così un Re Numoneoreano, Ar-Pharazôn il Dorato vi si recò nel 3261 della Terza Era e catturò Sauron portandolo, nel 3262, a Númenor. Lì il malvagio Signore si liberò e convinse gli Uomini a violare il patto che gli impediva di andare su Eressëa, garantendogli che in tale modo essi avrebbero raggiunto la vita eterna.
Così Ar-Pharazôn cominciò, nel 3310, a costruire un'immensa flotta per espugnare il Reame Beato. Appena i Númenoreani tentarono di avvicinarsi al Reame Benedetto, l’isola di Númenor venne fatta affondare (3319), e si salvò solo Elendil con il figlio Isildur e poche altre navi. Essi approdarono sulla Terra-di-Mezzo, dove fondarono a nord ovest il Reame di Arnor e a sud est quello di Gondor, che Elendil affidò al figlio Isildur e Anárion. Col tempo il regno del nord venne corrotto dalla potenza di Sauron e Gondor divenne un impero potentissimo, che combatté a lungo contro Sauron e contro i popoli del Sud e dell’est.
Il Fosso di Helm