gwindor, figlio di guilin, insieme al fratello gelmir era uno tra i più forti e valenti elfi del nargothrond, la grande città sotterranea fondata sulle rive del fiume narog da re finrod felagund. e in quel luogo v'era anche la sua amata, ovvero finduilas, la splendida figlia di orodreth, fratello di finrod felagund; e lei era così bella che gwindor la chiamò faelivrin, ovvero "il barbagliare del sole sugli stagni d' ivrin", e l'amore che provava nei suoi confronti era pienamente ricambiato da lei. in occasione della dagor bragollach, non si è a conoscenza del fatto che gwindor fosse tra gli elfi del nargothrond al seguito di finrod felagund, ma è certo che vi era suo fratello gelmir; infatti, fu uno dei tanti elfi che furono catturati dai servi dell 'oscuro signore morgoth. e sicuramente fu per questo motivo che gwindor, da valoroso principe qual' era, non esitò a partecipare alla nirnaeth arnoediad al comando di una piccola schiera di elfi del nargothrond, benchè lo stesso orodreth (divenuto re del nargothrond in seguito alla morte di finrod felagund) non lo avesse consentito, dato che il loro regno nascosto era stato sempre difeso con l'astuzia e con la segretezza. così, gwindor e i suoi assunsero l'insegna della casa di fingolfin e marciarono sotto gli stendardi di fingon, re supremo dei noldor. e, poco prima dell'inizio della grande battaglia, ecco che alcuni araldi inviati dal capitano di morgoth giunsero agli avamposti del barad eithel e provocarono gli avversari, mutilando in maniera orrenda un povero prigioniero elfo.
e costui era proprio gelmir, fratello di gwindor; e il caso volle che gwindor si trovasse proprio lì in quel momento, e alla vista di ciò non seppe più trattenersi, acceso dall'ira e dal dolore. in questo modo, gwindor e tanti altri raggiunsero dapprima gli araldi, uccidendoli, e poi si spinsero addirittura alle porte di angband, annientando chiunque osasse fermarli; e si dice che addirittura lo stesso morgoth tremò sul suo trono, udendoli battere ai suoi usci. purtroppo però, lì erano in trappola, e ben presto tutti i valorosi elfi al seguito di gwindor furono annientati, e l'unico ad essere risparmiato fu proprio gwindor, che fu tratto prigioniero in angband. così, gwindor fu costretto a lavorare nelle miniere del nord per molti anni, all'ombra di morgoth. per fortuna, però, gwindor riuscì a fuggire attraverso gallerie segrete che solo gli elfi addetti alle miniere erano in grado di conoscere, e in questo modo scappò, esausto e smarrito, fino a giungere nei fitti boschi della taur-nu-fuin. e fu proprio lì che fu trovato, giacente ai piedi di un grande albero morto, da Beleg cúthalion, possente elfo del doriath che era alla ricerca dell'amico turin, catturato dagli orchi. anche Beleg aveva preso parte alla nirnaeth arnoediad (unico esponenete del doriath insieme a mablung), e dato che ricordava molto bene le imprese compiute dal valorosissimo gwindor durante la stessa battaglia, fu molto addolorato quando lo riconobbe; infatti, gwindor ormai era solo l'ombra del grande condottiero di un tempo, ricurvo e distrutto com'era da tanti anni di prigionia.
dopo averlo curato, Beleg continuò il suo viaggio alla ricerca di turin, e gwindor decise di accompagnarlo, seppure all'inzio non condividesse a pieno il suo intento. e fu così che giunsero ad un accampamento di orchi, in vista delle cime del thangorodrim. giunta la notte e atteso che tutti gli orchi si fossero addormentati, Beleg uccise tutti i lupi di guardia con il suo arco, e con l'aiuto di gwindor liberò turin. quando però lo portarono al sicuro e mentre Beleg era intento a tagliare le pastoie che impedivano turin, ecco che la spada di Beleg ferì accidentalmente turin e quest'ultimo, raccolta anglachel (questo era il nome della spada donata da re thingol del doriath a Beleg) uccise l'amico, credendo che fosse un orco venuto a torturarlo. gwindor tentò di riscuotere turin, che era distrutto dal dolore, e insieme diedero degna sepoltura a Beleg, e con lui seppellirono anche belthronding, il suo grande arco. anglachel però la prese gwindor, dato che sarebbe stata più utile a uccidere i servi di morgoth che a restare inutilizzata sotto terra. così, gwindor condusse turin fino all'eithel ivrin, donde nasceva il fiume narog, e qui turin finalmente bevve l'acqua della sorgente e sciolse le sue lacrime, intonando un canto in onore di Beleg. e fu qui che gwindor affidò a turin anglachel. giunti alle rive del narog, gwindor e turin furono catturati dagli elfi e condotti nel nargothrond come prigionieri.
infatti, gwindor era talmente irriconoscibile che neppure il suo popolo lo riconobbe. l'unica a riconoscerlo fu finduilas, colei che l'aveva amato prima della nirnaeth arnoediad. e così fu accolto nel nargothrond anche turin, che però pregò l'amico di non rivelare a nessuno il suo vero nome. da quel giorno turin fece riforgiare anglachel, denominandola gurthang (ferro di morte) e, forte e giovane qual'era, grazie alle sue prodezze in battaglia fece in modo che nessun nemico si avvicinasse al nargothrond, e fu così che assunse il nome di mormegil, spada nera; inoltre, nel nargothrond veniva chiamato adanedhel, elfo-uomo, dato che nell'aspetto fiero e virile assomigliava molto ad un elfo.
ormai tutti i cuori del nargothrond erano con lui, compreso quello di re orodreth e soprattutto di finduilas, il cui amore si era ormai distolto da gwindor e si stava sempre più accostando a turin. gwindor si rese conto di ciò, e così parlò a finduilas, cercando di distoglierla da turin, rivelandole anche il suo vero nome; quando però turin venne a sapere l'accaduto da finduilas, i due ebbero un'accesa discussione. ormai nessuno teneva più in conto gwindor, infiacchito e invecchiato com'era, e se nei primi giorni dal ritorno nel nargathrond le tenebre di angband erano incominciate a sbiadire, ecco che erano ritornate a incupire il suo cuore. quando turin prese la decisione di intraprendere guerra aperta contro morgoth, gwindor si oppose fortemente a tale scelta, affermando che solo quando i valar sarebbero giunti ad aiutare gli elfi, morgoth sarebbe potuto essere sconfitto; inoltre, una guerra aperta avrebbe rivelato ai nemici l'esatta collocazione del nargothrond. naturalmente, nessuno gli diede ascolto e, seppure a malincuore, scese in battaglia insieme a turin e re orodreth. e fu nei campi di tumhalad che gwindor cadde, ferito a morte; e a nulla valse l'intervento di turin, che riuscì a trarlo in salvo dal luogo della battaglia. con le ultime forze che gli restavano, gwindor esortò turin a dirigersi nel nargothrond e trarre in salvo finduilas; detto questo, spirò.
Il Fosso di Helm