Il Fosso di Helm

Approfondimenti

Il computo del Tempo secondo i popoli della Terra di Mezzo

 

uno degli aspetti più interessanti del vasto universo tolkieniano è il computo del tempo secondo le popolazioni  di arda. tolkien ha definito con cura il calendario delle più importanti razze che popolavano la terra di mezzo nella seconda e nella terza era, tanto che possiamo abbastanza facilmente illustrarne alcuni e, data la precisione con cui sono elaborati, si potrebbe addirittura pensare di adottarne uno (seppur con qualche piccola modifica).

cominciamo illustrando il calendario in vigore fra gli elfi di imladris nella terza era.

gli elfi di imladris computavano il tempo suddividendolo in periodi detti yén. ogni yén era formato da 144 anni solari detti “circuito del sole” (coranar) o semplicemente loa (crescita). l’anno elfico era suddiviso a sua volta in sei stagioni:
tuilë (primavera), in sindarin ethuil, che durava 54 giorni;
lairë (estate), in sindarin laer, della durata di 72 giorni;
yávië (autunno), in sindarin yavas, di 54 giorni;
quellë (languore) o lassë-lanta (caduta delle foglie), in sindarin firith o narbeleth (sole calante), di 54 giorni;
hrívë (inverno), in sindarin rhîw, della durata di 72 giorni;
coirë (risveglio), o echuir in sindarin, di 54 giorni.

la somma dei giorni di ogni stagione dava 360 giorni. per correggere la discrepanza con l’anno solare venivano aggiunti due giorni fra coirë e tuilë, ossia yestarë e mettarë, che rappresentavano rispettivamente l’ultimo e il primo giorno dell’anno, e tre giorni denominati “enderi” fra yávië e quellë. infine, ogni dodici anni, escluso l’ultimo anno di ogni terna di yén, venivano aggiunti al loa 6 enderi anziché 3.

ogni yén era dunque costituito da 8766 settimane, denominate enquier.
un enquier era formata a sua volta da sei giorni, dedicati ognuno ad un elemento particolare.
il primo giorno, elenya o orgilion, era il giorno dedicato alle stelle;
il secondo giorno, anarya o oranor, era il giorno dedicato al sole;
il terzo giorno, isilya o orithil, dedicato alla luna;
il quarto giorno, aldúya o orgaladh, il giorno degli alberi (in riferimento ai due alberi di valinor, laurélin e telpérion);
il quinto giorno, menelya o ormenel, dedicato ai cieli;
e infine il sesto giorno, valanya o orbelain (o anche tárion o rodyn), il giorno dei valar.

si potrebbe presumere dal nome che il calendario entrò in vigore l’anno della fondazione di imladris, ossia nel 1697 della seconda era, ma potrebbe anche essere che lo stesso computo fosse utilizzato precendetemente dagli elfi che vivevano nel lindon o nell’eregion, o che derivasse addirittura da qualche calendario in uso presso gli elfi del beleriand nella prima era.
  
passiamo ora al computo dei re.
il computo dei re era il calendario di númenor, e fu in vigore nei regni di arnor e gondor fino al 2060 della t.e. l’anno aveva la medesima durata del nostro; per arrotondare diremo che era composto di 365 giorni e 6 ore, anche se non è propriamente corretto dal punto di vista scientifico. l'anno era suddiviso in dodici mesi, detti astar, della durata di 30 giorni (esclusi il sesto e il settimo mese che ne avevano 31). fra il sesto e il settimo mese era collocato il giorno di mezzo anno, che era chiamato loëndë ed era considerato un giorno di festa; negli anni bisestili, ma tali non erano gli ultimi di ogni secolo (haranye), il loëndë veniva raddoppiato. l’ultimo giorno dell’anno era chiamato mettarë e il primo yestarë come nel calendario di imladris. questi i nomi dei mesi in quenya col corrispettivo in sindarin fra parentesi:

narvinyë  (in sindarin narwain)
nénimë (nínui)
súlimë (gwaeron)
víressë (gwirith)
lótessë (lothron)
nárië (nórui)
cermië (cerveth)
úrimë (úrui)
yavannië (ivanneth)
narquelië (narbeleth)
hísimë (hithui)
ringarë (girthron)

la settimana era composta da sette giorni. i nomi dei giorni erano gli stessi della settimana elfica, con due sole differenze:
il quarto giorno era aldëa (in sindarin orgaladh), anziché aldúya, poiché faceva riferimento all’albero bianco di numenor, e fra menelya e valanya era stato aggiunto un giorno dedicato al mare (a sottolineare il forte legame che i numenoreani avevano con esso): eärenya (oraeron).

nel 2060 della terza era il sovrintendente mardil introdusse delle piccole modifiche al computo dei re, stabilendo una durata di 30 giorni per tutti i mesi e introducendo due giorni festivi: tuilérë, fra súlimë e víressë, e yaviérë, fra yavannië e narquelië. questo nuovo calendario prese il nome di computo dei sovrintendenti.

altro calendario, di cui abbiamo molte informazioni nell’appendice d del signore degli anelli, è il calendario della contea. mentre gli hobbit erravano ancora nelle terre selvagge non possedevano delle settimane, ma avevano dei mesi che venivano regolati dal ciclo della luna ed erano quindi poco precisi. il calendario vero e proprio entrò in vigore nell’anno 1601 della terza era, quando i fratelli marcho e blanco attraversarono il fiume brandivino per colonizzare la contea; 
 la forma era quella del computo dei re, ma gli hobbit lo avevano adattato alle proprie esigenze apportandovi alcune modifiche. vediamo insieme di cosa si tratta:

nel calendario della contea l'anno era composto, come nel computo dei re, di 12 astar, i cui nomi, in ovestron arcaico, erano:

postapritore
solfeggiante
canapaio
astron
trimoscato
antelithe
postlithe
maritaio
uccellaio
invernume
taglieraio
anteapritore

ogni mese era composto di 30 giorni, e la settimana iniziava di sabato e comprendeva sette giorni, i cui nomi erano traduzioni dei nomi dei giorni dúnedain:

sterday (sabato)
sunday (domenica)
monday (lunedì)
trewsday (martedì)
hevensday (mercoledì)
mersday (giovedì)
highday (venerdì)

vi ricorda qualcosa?
il significato è lo stesso dei giorni della settimana elfica, dunque, in ordine, giorno delle stelle, del sole, della luna, degli alberi (anche se in realtà il computo del re faceva riferimento ad un solo albero, l’albero bianco di gondor), dei cieli, del mare e dei valar.

l’anno iniziava il primo postapritore, detto anche secondo capodanno (il primo capodanno era l’ultimo giorno dell’anno), che coincideva all’incirca col sostizio d’inverno. le festività più importanti erano il giorno di mezzo anno, o lithe, che cadeva nel giorno del solstizio estivo, primo e secondo lithe, rispettivamente prima e dopo il giorno di mezzo anno, e ovviamente i due capodanno. negli anni bisestili (ad eccezione dell’ultimo anno del secolo) veniva aggiunto anche il superlithe, dopo il giorno di mezzo anno. il giorno di mezzo anno non faceva parte della settimana; l’anno hobbit era dunque formato da 52 settimane e ogni anno iniziava sempre di sabato.

alla fine della guerra dell’anello nei regni uniti vennero apportate nuove modifiche al calendario in uso, che divenne così il nuovo computo: l’ultimo e il primo giorno dell’anno vennero collocati fra súlimë e víressë, per festeggiare l’anniversario della caduta di sauron, e prima e dopo del giorno di mezzo anno (loëndë) vennero inseriti due enderi. infine, negli anni bisestili veniva aggiunto dopo yavannië un giorno dell’anello, detto cormarë.

la terza era finì per gli uomini nel 3021, approssimativamente intorno al 24 marzo (dunque la quarta era cominciò il 25); per gli hobbit invece la nuova era cominciò nel 3022 (anno 1422 del calendario della contea), ma la numerazione degli anni continuò normalmente anziché ricominciare da 1.   


nota importante: per scoprire gli anni dei numenoreani e degli elfi secondo il loro calendario, basta aggiungere 1.600 anni al calendario della contea.

 

tinúviel

Condividi su Facebook
 

Il Fosso di Helm