Il Fosso di Helm

Approfondimenti

Lindon

del dr. eleder - traduzione di hísië

pagina originale: http://frodo.users.ch/uan/biblioteca/css/Lindon.htm

se esiste una contrada elfica poco conosciuta, la cui importanza strategica è stata sottovalutata e le cui caratteristiche sono state ignorate, questa è il Lindon. la stragrande maggioranza degli studiosi delle opere di tolkien vede il Lindon solo per quello che le parole di gildor volevano dire: il luogo ove alcuni fra gli elfi "non facciamo altro che dimorarvi poco prima di attraversare la grande acqua", cioè un porto e una residenza transitoria per coloro che ancora non sono pronti a partire. 

 

uno sguardo attento ai testi, però, ci rivela una ricchezza insolita: la storia e la funzione che questa contrada ebbe nello sviluppo dei grandi accadimenti a est del mare. in questo lavoro ci siamo proposti di analizzare la storia del Lindon, sia per quanto riguarda il suo popolo, sia per quanto concerne il suo spazio geografico, poiché sappiamo che comprendere la complessità dei porti grigi ci obbliga a riconoscerne il duplice aspetto: quello del popolo che lo governa, la gente di círdan il carpentiere, e quello dello spazio che occupa, l'unico territorio del beleriand sopravvissuto alla rovina, ossia la terra dei sette fiumi. per fare questo, ci occuperemo delle due storie separatamente, per poi analizzare il divenire del Lindon nella seconda e nella terza era.

 

il popolo di círdan

quando gli eldar si misero in cammino nei pressi di cuiviénen, si dice che il terzo clan fu il più restio a proseguire il cammino verso l'ovest. molti di loro non abbandonarono la terra d'origine, e la loro storia si fuse con quella degli altri popoli chiamati "avari"; altri, in seguito chiamati "silvani", non attraversarono gli hithaeglir, e abitarono presso le foreste che in quel tempo andavano dagli ered mithrin fino al calenardhon; molti si imbarcarono con l'aiuto di ulmo, e arrivarono alla fine ad aman; altri rimasero con elwë e melian nel bosco di neldoreth, e fra questi alcuni "avevano vagato verso nord oltre montagne", andando ad abitare sulle sponde del mithrim

 

tuttavia, quando ulmo tornò per imbarcarli su tol eressëa, la maggior parte della schiera di olwë abitava alle bocche del sirion; e ossë "ne persuase alcuni a restare, e questi furono i falathrim, gli elfi delle falas, che in epoche successive ebbero dimora nei porti di brithombar e di eglarest, primi marinai della terra di mezzo e primi fabbricanti di navi. círdan il carpentiere fu loro signore". 

 

l'opinione comune collega direttamente il popolo delle falas agli elfi grigi di thingol, basandosi soprattutto sul titolo del capitolo "thingol e melian" ne il silmarillion: "in tempi successivi egli divenne un re famoso, e le sue genti erano tutti gli eldar del beleriand". però, il riferimento che appare in "i sindar" è più concreto: "tutti gli elfi del beleriand, dai marinai di círdan ai cacciatori nomadi dei monti azzurri di là dal fiume gelion, avevano elwë per signore". sembra, infatti, che círdan riconoscesse l'autorità morale di thingol e melian, però così come per i nandor dell'ossiriand, le falas costituivano una signoria autonoma. dopo l'esilio dei noldor, si dice che fingon divenne "supremo signore di tutti gli elfi del beleriand tra il sirion e il mare, eccezion fatta per le falas, dove dimoravano i sindar che continuavano a nutrire amore per le navi, círdan il carpentiere era il loro signore". la collaborazione tra círdan e finrod portò alla ricostruzione dei porti di brithombar ed eglarest, all'edificazione della torre di barad nimrais, e alla creazione del rifugio comune dell'isola di balar.

 

appare chiaro che il potere effettivo di re mantogrigio non superava i limiti della magica cintura del doriath. l'autonomia di círdan arrivava al campo militare: si dice che, nella prima battaglia contro morgoth, "thingol si trovò a essere tagliato fuori da círdan e da eglarest"; e non uscì alcun esercito dal doriath in aiuto dei porti murati dei falathrim quando furono assediati nella dagor nuin giliath, né quando le falas furono distrutte un anno dopo la nirnaeth, quando "dei porti non restarono che mucchi di rovine, e la torre di barad nimras fu abbattuta; e gran parte della gente di círdan venne massacrata o ridotta in schiavitù". la lhammas o storia delle lingue fa continuamente una distinzione tra "il popolo dei porti" e "il popolo di thingol". 

 

altri testi rafforzano quest'immagine: all'epoca in cui fu scritto quendi and eldar, il popolo di círdan erano gli eglain, coloro che "attesero a lungo in vano il ritorno di ulmo", si dice che "divennero un popolo a sé, separato dagli elfi dell'entroterra, e quando giunsero gli esiliati, la loro lingua era diversa sotto molti aspetti; eppure riconoscevano la supremazia di thingol, e círdan non assunse mai il titolo di re". tuttavia, quando in seguito furono scritti gli annali grigi, non è chiaro a christopher tolkien se "círdan riconoscesse felagund come supremo signore o, in caso contrario, fosse (a quanto pare) un signore indipendente delle falas "benché fu sempre un grande amico di nargothrond". 

 

dobbiamo interpretare questa situazione complessa alla luce dei pochi dati che offre il personaggio di círdan. è uno dei primi elfi, nato sicuramente nel lago di cuiviénen, e perciò contemporaneo di thingol. non aveva ambizioni di potere; era signore del suo territorio, ma l'orgoglio non gli impediva di ricorrere all'aiuto di chi avesse più potere o più risorse di lui. si accontentava di essere il sovrano delle falas, governando questa vasta regione, ma non desiderava disturbare la sovranità nominale di thingol su tutto il beleriand, soprattutto per rispetto verso la regina melian, e sapendo che l'autorità reale del re grigio nel suo territorio era inesistente. questi fatti saranno dimostrati più avanti. 

 

come si è detto, dopo la nirnaeth, le falas furono distrutte e il resto del popolo di círdan si trasferì alla foce del sirion e all'isola di balar; laggiù videro come prima nargothrond, poi il doriath e per ultima gondolin caddero in potere di morgoth, diventando l'unico baluardo elfico che resistette tra il mare e i monti azzurri. 

 

lì furono accolti, durante gli ultimi anni, i pochi elfi superstiti del popolo del doriath e di gondolin, fra questi elwing, tuor e idril. in precedenza erano già stati accolti ereinion gil-galad, figlio di fingon, inviato ai porti da suo padre dopo la morte di fingolfin. in seguito alla caduta della città di pietra, gil-galad fu nominato re supremo dei noldor nella terra di mezzo, l'ultimo degli elfi che poté vantare questo titolo dal rifugio dell'isola di balar. pochi anni dopo ebbe luogo la guerra d'ira, il beleriand fu sommerso, e molti dei sopravvissuti della prima era decisero di abitare nella terra di mezzo e andarono a vivere presso il golfo di lhûn. 

 

la terra dei sette fiumi

gli elfi teleri che abbandonarono la marcia dinanzi le montagne nebbiose e andarono a vivere nella valle dell'anduin erano stati guidati da lenwë, ma prima che sorgesse la luna, suo figlio denethor decise di proseguire il viaggio verso l'ovest con una parte del suo popolo, spaventati dalla vista di numerose bestie selvagge che giungevano dal nord, e arrivarono agli ered luin, vivendo da allora nella terra dei sette fiumi, l'ossiriand. 

 

fu questo un popolo alleato degli elfi grigi, ma non fu mai sottomesso direttamente all'autorità di thingol. provavano un affetto profondo per i canti e la musica, perciò i noldor chiamarono quella contrada Lindon, cioè terra della musica, e questo nome fu dato anche ai monti a est di questa, poiché fu la prima cosa dell'ossiriand che videro. 

 

la partecipazione del Lindon nella prima battaglia del beleriand ebbe un esito disastroso, poiché denethor, il loro comandante, cadde sul colle di amon ereb, e la maggior parte delle sue forze fu dimezzata. ragion per cui il suo popolo decise di non volere un altro re, e mai più si impegnarono in guerra aperta, ma diventarono maestri nell'occultamento, e si vestirono di verde, perciò furono detti laiquendi.

 

la mancanza di un re non significa che fossero un popolo disorganizzato, ma furono eletti signori tra la loro gente. è risaputo che quando i primi uomini attraversarono il guado di sarn e penetrarono nell'ossiriand del nord, gli elfi del Lindon inviarono messaggeri a fingolfin (che aveva incontrato gli edain) per ingiungere agli uomini di abbandonare quanto prima quelle terre, o tornando indietro, o proseguendo il cammino, "perché non desideriamo la presenza di stranieri in questa contrada, per tema che turbino la pace in cui viviamo". e in seguito alla dagor bragollach, impedirono l'entrata di orchi nell'ossiriand. 

 

tuttavia, per un breve periodo tornarono ad avere un sovrano. quando beren e lúthien tornarono dalla morte, dimorarono a tol galen, l'isola verde sull'adurant, e lì giunse voce dell'attacco dei nani al doriath e del furto della nauglamir. allora il figlio di barahir radunò molti elfi verdi dell'ossiriand e attaccarono la schiera dei nani sulle sponde del gelion, recuperando così il silmaril. anni dopo, si dice che "un signore degli elfi verdi" restituì il gioiello a dior, dopo la morte definitiva dei suoi genitori. il silmarillion non racconta altro di questo popolo, perciò si può desumere che arrivarono alla fine della prima era senza essere scoperti o dispersi da morgoth, per cui il Lindon divenne l'unica contrada del continente nel quale ancora vivevano elfi liberi sul finire dell'era. dopo la rovina del beleriand, la parte meridionale di questa terra fu l'unica a ovest dei monti che non fu sommersa, benché "le muraglie degli ered luin crollarono a pezzi e un grande varco s'aprì in esse, il quale dava a sud, e il mare vi si ingolfò". qui si stabilirono círdan e la sua gente e, durante la seconda e la terza era, la contrada acquisì grande importanza, come vedremo fra poco.  

 

il Lindon e i porti grigi durante la seconda e la terza era

come si è detto, nei primi anni della seconda era il popolo di círdan fece vela verso l'unica parte del beleriand che rimase sopra i flutti, cioè la terra del Lindon. con lui era gil-galad, figlio di fingon, che era stato nominato re supremo dei noldor della terra di mezzo dopo la morte di turgon, e a lui s'accompagnavano i figli di eärendil, elrond ed elros. lì, trovarono il popolo superstite dell'ossiriand e fondarono un prosperoso regno elfico, costruendo inoltre i porti grigi, dai quali, in anni successivi, molti elfi sarebbero salpati verso il mare per rifugiarsi a tol eressëa, nel paese beato. 

 

la compresenza di Lindon e dei porti grigi in uno stesso territorio è stata un vero rompicapo. è già stata proposta l'ipotesi per cui questi luoghi furono in realtà due entità totalmente diverse: il regno noldorin del Lindon, con gil-galad per sovrano, e i porti grigi governati da círdan. pare che i dati in nostro possesso avallino questa teoria. 

 

sappiamo che círdan diede rifugio a gil-galad sull'isola di balar. tuttavia, nella seconda era, si dice che il figlio di fingon era il re del Lindon. ci sono ragioni che permetterebbero di comprendere perché il carpentiere non pose ostacoli a questa nomina: si può pensare che, come si è detto, non fosse preoccupato dal potere; avrebbero potuto esserci pressioni da parte degli elfi noldor che si riunirono a lui affinché riconoscesse la sovranità dell'erede degli alti elfi. eppure, sembra più semplice poter supporre semplicemente che círdan fu, durante la seconda era, il governatore dei porti, e che questi non fossero sotto la sovranità di gil-galad. furono per così dire un'enclave autonoma di teleri nel regno dei noldor. 

 

questo fatto può essere confermato dalla descrizione de "il calcolo degli anni" ("anno 1: fondazione dei porti grigi e del Lindon"), in cui sembra che entrambe le entità vengano intese come due cose separate, così come nel dato in cui, quando annatar (sauron) offre il suo aiuto agli elfi, "gil-galad ed elrond non vollero ammetterlo in quella contrada". tuttavia, il carpentiere continuava a essere considerato come uno degli elfi più saggi della terra di mezzo (tanto da essere annoverato tra quelli della terza era, nel primo consiglio), perciò se fosse vissuto nel Lindon in quell'epoca, è logico supporre che la sua opinione sarebbe stata presa in considerazione. 

 

secondo quanto raccontato in "aldarion ed erendis", quando aldarion fece visita alla terra di mezzo per la prima volta, "fece amicizia con círdan e gil-galad". da quel momento in avanti, ogni riferimento a loro è ben preciso: per quanto riguarda la strategia militare, l'interlocutore di aldarion fu il re del Lindon, e parlò con círdan solo in fatto di "costruzione che di manovra delle navi, nonché di erezione di mura capaci di resistere alla fame del mare". d'altronde, quando si fa riferimento a gil-galad come "re del Lindon", l'unico titolo che si dà a círdan è quello di "signore dei porti".

 

anche se insufficienti, sembra che i dati appoggino la teoria per cui i porti non furono considerati come parte del Lindon nella seconda era. 

 

la guerra dell'ultima alleanza portò alla morte di gil-galad. nessuno reclamò il titolo di re dei noldor (galadriel o anche elrond avrebbero potuto farlo, essendo lei una figlia di finarfin, e lui il nipote di turgon), ed elrond non cercò nemmeno di recuperare il Lindon, ma abbandonò le terre costiere e si ritirò a imladris

 

ciononostante, il ruolo del Lindon come grande potenza militare rimase inalterato. anche se continuarono i lavori di costruzione di navi con cui inviare a valinor quegli elfi che desideravano fuggire, a quanto pare le terre del Lindon passarono, e questa volta per davvero, sotto la diretta autorità del signore dei porti. così, durante la guerra di arthedain contro angmar, si dice che il re araphor "con l'aiuto di círdan respinse il nemico da fornost e i mannari dal nord", che "per un periodo angmar fu governata dagli elfi che venivano dal Lindon", e che successivamente, con l'aiuto della flotta del re di gondor, eärnur "chiamò tutti quelli che dal Lindon o dall'arnor volevano dare man forte, e quando tutto fu pronto, l'esercitò attraversò il lune e marciò verso il nord per sfidare il re stregone di angmar". in quella battaglia angmar fu sconfitta completamente. 

 

questi dati confermano l'opinione per cui círdan rivestì un ruolo che andava oltre la figura del semplice "carpentiere di navi". non dipese mai da thingol, consolidandosi nella prima era come il signore di un vasto territorio indipendente, anche se certamente alleato del re mantogrigio; governò balar, l'unica fortezza elfica che resistette fino alla sconfitta di morgoth, dando rifugio al re supremo degli alti elfi. quando il dominio militare dei noldor glielo permise, si ritirò ai porti, ma quando morì gil-galad prese nuovamente l'autorità militare di quel territorio e lo diresse verso la conquista e la distruzione di angmar, e tutto questo senza mai darsi il titolo di re, né contendesse l'autorità nominale con grandi signori come thingol, fingon e gil-galad. círdan dimostrò così di essere sia un sovrano atto alla guerra, sia un signore elfico abile e diplomatico quando vi trovò interesse. nonostante i testi che ci sono giunti lo mantengano sempre in secondo piano, dobbiamo riconoscere l'unicità del suo ruolo, la cui grandezza e il cui potere sono gli stessi degli altri grandi e nobili signori degli elfi.

 

bibliografia

il silmarillion, (1977) a cura di c. tolkien, rcs libri, milano, 2000.

racconti incompiuti, (1980) a cura di c. tolkien, rcs libri, milano, 2001.

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